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Dove trovavi i dentisti?

    Io questa fortuna non l’ho mai avuta perché negli anni novanta non si parlava di marketing.

    Per la precisione se ne stava iniziando a parlare nel 1995 in Italia, ma nessuno descriveva i nostri problemi di tecnici.

    Sono passati più di venti anni perché qualcun decidesse di affrontare il problema degli odontotecnici da vicino, ci sono voluto io.

    Ora, se stai leggendo sino a qui il mio libro o segui alcuni dei miei corsi, avrai capito che questo è l’unico metodo per uscire dalle sabbie mobili della concorrenza.

    L’unico modo per togliersi il cappio al collo che il dentista ci mette almeno un paio di volte l’anno, chiedendoci gli sconti.

    Vecchi giochi che non funzionano più.

    Certo, noi siamo furbi e strappiamo il cliente alla concorrenza dando maggiori servizi e prodotti con un maggiore sconto, in previsione poi di aumentare al secondo anno di collaborazione.

    Il cliente furbo però, che conosce già il tuo giochetto cosa fa’?

    Ti anticipa, gioca di anticipo.

    Con i primi lavori il mio nuovo cliente dentista è tanto buono e gentile e mi fa i complimenti.

    Poi dopo qualche mese inizia a rompere per stupidate che sino a quel giorno andavano benissimo.

    Poi per completare l’opera, prima che tu possa aumentare i tuoi prezzi e respirare un pochino di aria più pulita, ti mette davanti il listino prezzi di un altro tecnico più economico di te.

    Vaffanculo.

    Sei caduto nella sua trappola.

    Hai dato tutto il possibile per dei mesi, gli hai dato anche di più, hai pure preso assegni post-datati che non potevi.

    Gli hai fatto dei lavoretti gratis che ti chiedeva, e lui come risposta a quella che tu chiami professionalità e qualità, te lo ha messo nel culo un’altra volta.

    Ecco, questo è il cliente che ti segnala l’amico rappresentante così lui si tiene buono il suo di cliente, margina una percentuale sui tuoi lavori e poi chi lo prende nel sedere sei tu.

    Quando ti va bene sia inteso.

    Quando ti va male, l’ultimo conto da pagare lo devi andare a prendere con l’avvocato però.

    Il doppio imbroglio.

    Ma se poi sei un piccolo laboratorio e magari alcune prescrizioni dei lavori non le hai fatte, l’avvocato ti dice che non puoi fare proprio nulla.

    A parte pagare anche la parcella della consulenza del legale ovviamente.

    Sappi comunque che anche se hai le prescrizioni fatte bene, nella migliore delle ipotesi il dentista patteggia insieme al suo legale, ti paga la metà di quello che ti deve e lo farà anche a rate.

    A te rimane da pagare il tuo avvocato e se anche il legale ha lavorato male, ti faranno pagare le spese legali anche dell’avvocato del dentista.

    Alla fine ti rimane ZERO, ripeto ZERO.

    Questi sono i clienti che ti mandano gli amici.

    Quando un amico ti segnala un dentista e ti dice “non dire che te l’ho detto io”, ti stanno già fregando, sono d’accordo tra di loro cavolo.

    Lo vuoi capire oppure no?

    Sei già fottuto con un sorriso sin dall’inizio, altro che io ho la qualità.

    Si certamente hai la qualità, ora pagaci il mutuo o il leasing della tua automobile con la tua qualità e con i conti insoluti del dentista RACCOMANDATO.

    La mia qualità?

    Certo, vuoi sapere perchè io non perdevo il cliente dentista furbetto?

    Sono passati anni e quindi ora non sono punibile dalla legge.

    Hai già capito ovviamente.

    Certo, facevo almeno 20 ore GRATIS a settimana l’abusivo nel suo studio per preparare gli elementi, fare le impronte e le prove.

    Poi la gente si chiede come mai gli abusivi sono capaci a lavorare in bocca?

    Per forza, gli hanno insegnato i loro clienti dentisti per risparmiare a fine mese.

    Insegnare ad un medico poi costava caro a fine mese, mentre il tecnico era gratis.

    E purtroppo nel 2020 ancora molti tecnici sono costretti a fare gli abusivi gratuitamente se vogliono il lavoro.

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